Articolo de "Il Tirreno" su II0AMZS

Per radio i saluti alla montagna dalla "terra dei pinguini". CAMPO TIZZORO.

Un radioamatore della montagna trasmette dalla "terra dei pinguini" ai suoi colleghi di Campo Tizzoro.
Ci sono ben 18.000 chilometri di distanza. Si tratta di Carlo Risani, vigile del fuoco effettivo presso il Centro di Telecomunicazioni di Firenze, città in cui abita, e iscritto alla sezione Montagna Pistoiese dell'Associazione Radioamatori Italiani (Ari) di Campo Tizzoro. Risani ha deciso di partecipare alla selezione (tra i docenti c'era anche il maggiore dell'Aeronautica Davide Arcangeli, sammarcellino di origine che ha fatto parte della 18a spedizione in Antartide) del personale logistico della 19ª spedizione del programma nazionale ricerche in Antartide.
I motivi? Probabilmente sono lo spirito di avventura e la ricerca dell'esperienza unica che hanno mosso Carlo a stare lontano dalla famiglia e dalle proprie abitudini. Per l'esattezza Carlo Risani si trova alla base antartica italiana della stazione "Mario Zucchelli", che si trova a Baia Terra Nova sulla costa. Partito lo scorso 19 ottobre, tornerà la prossima primavera, intorno a marzo, quando la base dove staziona sarà chiusa. Carlo Risani fa l'addetto alle telecomunicazioni e il pompiere. Cioè installa apparecchiature, antenne, attiva le postazioni remote per permettere le comunicazioni ai ricercatori presenti. E' una grande soddisfazione per il gruppo di radioamatori della montagna avere un collega in Antartide, poiché, essendo poco frequente, sono molto ricercati i collegamenti con questo continente. «Oltre ai tanti radioamatori che lo chiamano - racconta Silvio Gaggini, presidente del gruppo montano - ci siamo anche noi che lo cerchiamo per salutarlo. Certamente, il momento più bello è stato la prima volta che l'abbiamo sentito, quando il collegamento è stato proprio dai locali della sezione dell'ex scuola Smi. L'emozione era talmente tanta che non ci uscivano le parole». Generalmente riesce a liberarsi qualche ora prima di iniziare il lavoro, nelle prime ore del suo mattino che per noi sono circa le 19. Infatti, il suo orologio è 12 ore in avanti rispetto al nostro. «Noi vigili del fuoco - scrive Carlo via e-mail, appositamente per il nostro giornale, tra tante altre informazioni - ci occupiamo di antincendio, io di telecomunicazioni, un altro di rifornimento carburante ai velivoli e un altro di logistica per i ricercatori. Le temperature qui in base ora sono alte, si supera lo 0, siamo a 4, infatti il pack comincia a rompersi e si vede il mare. Quando siamo arrivati eravamo a circa-10, all'interno, sul plateau antartico siamo attorno ai -35. Da quando sono arrivato non ho più visto il buio naturale, la notte il sole si abbassa ma rimane sempre sull'orizzonte, dicono che da metà febbraio vedremo qualche ora di scuro».
Al ritorno di Carlo Risani sarà organizzato un incontro per ascoltare in diretta la sua esperienza e proiettare anche qualche foto.
Carlo Bardini